Feed the frog

sabato 4 luglio 2015

L'esotico ovvero: ti vorrei ma non posso

L'ospite della puntata di oggi è speciale, perchè fra le altre cose costituisce la prova provata che gli stronzi ed i casi umani non sono una piaga che affligge soltanto le donzelle italiche, ma si nascondono bene anche nella fauna straniera: si tratta del cosiddetto "rospo esotico ovvero: ti vorrei ma non posso". Il "rospo esotico ovvero: ti vorrei ma non posso" è una versione straniera e vagamente extracomunitaria del bufo nazionale -perchè questo stagno è internesciunal, essendo Darklady donnadimondo- e, secondo un'attenta analisi, prova che l'animale straniero, pur essendo piu' indipendente e sgamato ed autonomo di quello di casa nostra, ne condivide le stesse medesime tare mentali e certi gradi di stronzaggine e soprattutto l'incomprensibile incoerenza. Si era in quel dell'Erasmus in terra britannica, Darklady aveva lasciato in Patria una storia -malata, of course- e gli albori di un inizio con un altro pazzo ovvero "l'interista strafottente ovvero: per gli amici il para-culo" che trovate qui  e si apprestava a tentare di integrarsi nel contesto universitario inglese. Purtroppo l'assistenza ricevuta in università a casa era stata praticamente nulla, ogni volta che aveva provato ad andare a parlare con il proprio coordinatore per capire cosa fare/come iscriversi ai corsi/che esami frequentare, aveva trovato una porta chiusa o una scrivania vuota o un punto interrogativo sulla faccia del prof, per cui aveva scelto qualche esame sparso nelle varie facoltà fra cui Legge, Business ed Economics che potesse essere accettato a casa. Aveva quindi partecipato alle presentazioni delle varie scuole, rimanendo colpita dal presidente della Law Society, un ragazzetto chiaramente medioerientale -all'epoca l'11 Settembre e l'ISIS non erano minimamente all'orizzonte, quindi non c'erano battute sul controllare se avesse addosso qualche strana cintura- che aveva fatto un toccante discorso sul corso di Laurea, offrendosi come aiuto a tutte le matricole che potessero aver bisogno. Oh, so nice!! Ovviamente..si trattava del bufo. Durante il semestre le lezioni scorrono veloci, e si arriva all'inaugurazione del corso di Marketing Management; il corso è già in stadio avanzato quando un giorno, a lezione già iniziata, entra trafelato in aula proprio l'esotico, si siede accanto a Darklady e segue accanto a lei la lezione. Al suo termine si rivolge a Darklady chiedendole gli appunti, lei gli spiega che è straniera, quindi i suoi appunti sono mezzi in italiano e mezzo in inglese, non sa se è la persona piu' adatta. Lui non si scompone, le dice che caso mai magari si possono vedere per studiare, così lei glie li traduce, fa esercizio e ripassa l'esame. A Darklady questo tipo intraprendente piace, pensa che la cosa non può che tornarle utile, così acconsente e si scambiano i numeri di cellulare. Si danno appuntamento in università qualche tempo dopo, durante l'incontro lei gli traduce cosa ha scritto, facendo anche delle esimie figure di merda perchè, se l'italiano si pronuncia come è scritto, come ben si sa l'inglese va un po' alla cazzo, e quindi Darklady riesce a trasformare "focused" in "fuck used"...nel frattempo i due conversano e insomma diventa un incontro molto piacevole. Dopo quell'incontro l'omino diventa esplicito, le manda sms dicendole "pensami e scrivimi!!!" e cose così..le fa un pressing da serie A, Darklady è così impressionata da questa capacità di vivere i propri sentimenti senza paura ed in un certo senso senza pudore che finisce per farsi coinvolgere. Pero' è molto chiara: gli spiega che lei tornerà in Italia nel giro di 6-8 mesi, come faranno?Lui le risponde che se ne frega, ci penseranno dopo ed intanto le racconta di sè, una storia strappalacrime fatta di un padre che è rimasto in Iran, mentre lui si è spostato in UK dove si mantiene alla facoltà di Legge lavorando come una bestia. La conoscenza si fa piu' approfondita e così quando lui le chiede chiaramente di uscire, Darklady dà retta agli housemates che la spronano a dare a sto povero cristo una possibilità. L'uscita è perfetta, lui la porta in centro a bere una birra, è galante, gentile, e così sul ponte, al chiaro di luna, mentre l'acqua scorre sotto il ponticello, lui la tira a sè e come nei film piu' zuccherosi, la bacia. Inizia così una brevissima relazione, la sera stessa i due si rintanano in camera di Darklady, la cosa bella è che non combinano niente, quella divertente è che lei non chiude occhio non solo perchè il letto è piccolo, ma perchè lei dorme dalla parte del calorifero cui è accostato il letto, e col piumone ed il tizio vicino schiatta di caldo, si scopre, ma lui continua premurosamente a coprirla. Il ricordo piu' tenero è lui le che le bacia il viso e gli occhi, credendola addormentata. Passano alcune settimane, e l'idillio si interrompe. Lui le fa il classico dei discorsi: "tu mi vedi come un fidanzato?no perchè io fra Law society, studio e lavoro non ho proprio tempo. E poi investirei in qualcosa che finirà fra poco". Darklady si incazza. Non tanto perchè la sta scaricando, ma perchè se non hai tempo, che cazzo mi sei venuto a rompere ed a pressare?E che sarei tornata in Italia nel giro di una manciata di mesi te l'avevo già chiarito ma hai detto che non era un problema, ma ora lo è? Darklady si spara una piazzata epocale, da film, si alza dalla panchina e se ne va, con lui che le corre dietro e la ferma, lei si volta e lo insulta (mai parlato così madrelingua come in quell'occasione, perla della giornata fu "oh please!I leave you cause I love you"fuck off!"), e riprende la strada verso casa. Una vera scena madre. Arrivati alla porta di casa lui la saluta, faccia bastonata di ordinanza sul volto, e le porge una busta. Lei, risoluta e dura, neppure ringrazia ed entra in casa. Una volta in casa racconta la vicenda al suo amico Bubu ed all'housemate Chris, mostra il sacchettino, lo apre spinta dagli amici, e dentro trova una catenina con pendente simil Tiffany, con il cuore. Colpita, affondanta. Chris la guarda intenerito, Bubu la incita "corri, cosa aspetti??". Darklady rientra nel film strappalacrime zuccheroso commedia romantica da nausea, infila la porta di casa ed esce correndo, supera una coppia di anziani e raggiunge il bufo che sta camminando a testa bassa, lo coglie da dietro e lo abbraccia. Sembrerebbe tutto risolto, della serie andiamo avanti alla buona e vediamo, ma non è così. La storia naufraga con lui che, di fatto, sparisce. Lei prova a scrivergli un sacco di volte, vuole quello che vuole sempre una donna quando una storia finisce: spiegazioni. Come se le donne fossero esseri razionali, scienziati a cui basta un perchè per cancellare dolore e rabbia. E lui fa quello che fanno sempre gli uomini: non risponde o racconta musse, che è peggio, perchè se racconti bugie è chiaro che i conti non tornano e rischi di lasciare incongruenze o ancor peggio spiragli dove spazi di manovra non ce ne sono, lasci la possibilità che lei, durante gli interminabili ritiri spirituali con le amiche per discutere la faccenda, possa dire: "lui ha fatto così MA ha detto cosà e quindi le cose non sono coerenti, quindi forse..". Se invece diceste la verità, tipo ho un'altra, o mi stai sul cazzo, oppure ho cambiato idea, una sa di che morte morire e se ne fa una ragione. Che poi, io ho imparato anni ed anni ed anni dopo, che le spiegazioni non si chiedono, ma arrivano col tempo, quando meno te lo aspetti. Comunque "l'esotico ovvero: ti vorrei ma non posso" è sempre evasivo: non risponde agli sms, quando lei gli scrive via messenger dell'intranet dell'uni lui o non risponde alla chiamata o non risponde alle domande eludendole. Ad un certo punto anche Darklady si accorge di aver una dignità, e smette di cercarlo, anche perchè alcuni dispiaceri e casini si son scatenati e, sinceramente, lui è d'avanzo. Nel frattempo però s'è avvelenata un semestre che doveva essere di divertimento, ha sprecato una bella occasione e la cosa le fa girare le palle ad elicottero, anche perchè siamo agli esami di fine semestre e si sta anche cagando sotto perchè non sa che aspettarsi. Il giorno prima degli esami lui le scrive "in bocca al lupo per i tuoi esami" lei gli vorrebbe rispondere "crepa", a tema, ma lui non capirebbe il nesso visto che non spiccica una parola di italiano, e quindi si limita a ringraziare, secca. A quel punto lui le chiede se, prima che lei parta, possono vedersi un'ultima volta. Ok, togliamoci sto dente, chè così vado in pace anche io e non ci penso piu', e così si accordano di sentirsi settimana successiva.
Passano gli esami, Darklady ha già l'aereo prenotato per la settimana successiva e scrive al bufo per sapere quando è libero. Niente. Ritenta. Niente. Al terzo messaggio vaffanculo e via, anche in questo caso ti sei dimostrato uno stronzo. Cazzo mi chiedi di vederci se poi non mi rispondi manco??
Altri giorni passano, Darklady è a casa sua, quando le suona il cell: è il rospo malefico. Che le chiede dov'è. Scazzata lei risponde a casa, lui si rattrista e le spiega che gli hanno rubato il cell e gli han dato solo ora la scheda nuova con il suo vecchio numero. Cazzate. Lui la supplica di tornare, e si offre di pagarle il biglietto andata e ritorno per Londra, per stare qualche giorno insieme, parlarsi e spiegarsi, e magari ritornare insieme. Darklady è ancora una ragazza che ha bisogno di spiegazioni e decide di accettare, al massimo si fa una vacanzina gratis. Il volo è prenotato per sabato tardo pomeriggio, ma colpo di scena!"L'esotico ovvero: ti vorrei ma non posso" le manda un sms dicendo che il suo capo lo sta mandando in viaggio e praticamente non avrebbero tempo di stare insieme, si vedrebbero una giornata scarsa. Questa è stata la parola "fine" alla storia con questo strano e curioso essere. Per curiosità Darklady ha voluto fare una verifica ed ha chiamato l'aeroporto, scoprendo che in effetti c'era un biglietto prenotato per lei. Nei mesi successivi lui ha continuato a tampinarla dicendo di essersi reso conto di amarla tantissimo ma, dopo tanta sofferenza e tanti casini, la storia era troppo malata. 

Morale:
Spesso mi sono chiesta come sarebbe andata la mia vita se, invece, le cose si fossero sistemate. Sarei rimasta in Uk?o sarei andata a vivere con lui in Arabia Saudita dove è diventato capoccia della divisione investimenti alla Banca Nazionale?porterei il velo?o ci saremmo lasciati?la vita non si fa con i se ma con i nonostante, per parafrasare Gramellini,  e posso dire che, nonostante questo amore malato, non ho perso fiducia che avrei trovato, in questo sgangherato Paese, il Mio Mr Right. Avevo ragione.
Potrei dire che se cambia idea più di due volte nel giro di 10 minuti è pazzo e dovete allontanarvi immediatamente adducendo come motivazione la necessità di sigarette, anche se non fumate. Ma Mr Right, quello vero, quello italiano, che finalmente ho trovato perché l'Universo doveva pur premiarmi dopo tutti questi casi umani, è l'indecisione fatta a persona. La differenza sta nel fatto che l'indecisione ce l'ha solo per quel che vuole mangiare, non certo sul fatto che invecchieremo insieme (io fatta di botox, ovviamente)

Scheda de: il "rospo esotico ovvero: ti vorrei ma non posso"

Tipo di stagno: dal porto di mare all hall dell'aeroporto, dall'appartamentino scrauso per studenti al super lusso degli alberghi di Abu Dhabi, si adatta grazie alle basse pretese.

Cibo preferito: junk food, fish&chips, pasta..qualsiasi cosa tranne quello che gli ricorda le sue origini. Che cercherà di nascondere in tutti i modi possibili ed immaginabili. 

Carattere: aperto e gioviale, a tratti quasi incauto, e sfrontato, è affettuoso ma terribilmente instabile. Grazie al poliglottismo fa amicizia anche coi muri.

Caratteristica basilare: re della contraddizione, non sa cosa vuole e quando occorre fa come Silvan: ora c'è, fra due secondi sarà sparito. Vi sembrerà di essere avvolte in un elastico con il quale lui vi chiamerà a sè e vi allontanerà tre secondi dopo per poi riavvicinarvi come se niente fosse e, sfiga vuole, con fare molto mellifluo e convincente, il che renderà la vostra vita altrettanto instabile ed incerta, in una parola: un inferno. 

sabato 25 aprile 2015

Il "rospo chimico ovvero il metrosexual ovvero: tanto fumo e niente arrosto"

Non so quanti si ricordino ancora di una delle pubblicità più gettonate ed ormoniche degli anni (credo) '80, era della Denim, dopobarba dalla discutibile piramide olfattiva, dove veniva inquadrato il torso di un uomo con indosso una camicia di jeans che, aprendosi sul pettorale del tizio, scoperchiava a  sua volta una voragine di fantasie nel mondo femminile (fantasie che ho sempre pensato l'agenzia pubblicitaria abbia voluto preservare proprio evitando di mostrare un volto che ho sempre immaginato molto banale se non addirittura bruttino). Vabbè fatto sta che ad un certo punto una mano femminile, con le sue dita affusolate e le lunghe unghie laccate rosso Ferrari, compare sullo schermo insidiandosi felina dentro la camicia aperta cercando il resto del manzo, ma -ahimè- mentre il pubblico femminile attende sviluppi succulenti, la mano di lui placa di scatto l'intrusa, arrestandone l'avanzata, mentre la voce fuori campo ci avverte che: "denim, per l'uomo che non deve chiedere mai!". Poi ci fu la versione con lei fighissima + lui sempre inquadrato parzialmente -da qui la convinzione che lui avesse almeno qualche piccolo difetto alla parte superiore del viso, tipo fosse un pó ciclope- in una caverna con lui che si rade col coltello, lei lo schiaffeggia con una manata di dopobarba e infine tenta nuovamente l'arrembaggio spingendosi al livello successivo, ovvero scendendo in zona cesarini e tentando di superare la cortina dei boxer. Ora, questa pubblicità é quanto mi é venuto in mente pensando al "rospo il chimico ovvero il metrosexual ovvero: tanto fumo e niente arrosto". In realtà se andiamo a vedere la pubblicità, che inneggia ad un uomo Alfa, maschio al cubo, nel senso di esemplare dotato di massicce dosi di testosterone, un po' Neandertal nel suo essere tenebroso e rude, non c'azzecca niente con il bufo che, in quanto metrosexual, bada in modo ossessivo alla propria forma fisica, si rade solo con un certo tipo di rasoio elettrico seguendo una specifica routine -perché l'elettrico scalda e se scalda ti arrossi, ma il rasoio vade retro chè mi viene la follicolite. Se vai in bagno ha le 100 cremine disposte con due filtri: il turno di utilizzo e dal più alto al più basso. La cabina armadio va per colore: nero notte, canna di fucile, grigio antracite, grigio spigato, poi i blu. Le camicie bianche sono inamidate, le scarpe lucidate, ha la macchina pulita dentro e fuori e nessun arbre magique chè fa puzza, se fai cadere l'occhio sulla presa accendisigari ti accorgi che l'accendisigari non c'è -tanto non fuma, perché a) fa male b) puzzerebbe di ciminiera ed avrebbe le dita gialle c) sporcherebbe il posacenere- ed ha lasciato posto al dispositivo auto della lamp berger. Quando lo incontri, così preciso, così pulito, così stirato anche di faccia, immagini che abbia la donna di servizio e che finalmente non dovrai trasformarti, ogni giorno, nella fatina dei calzini sporchi. Al primo aperitivo è frizzante e spiritoso, come il nostro rospo, tu lo guardi e pensi che 10  cm di altezza in più non avrebbero mai fatto male a nessuno ma che se per caso quelli Madre natura li ha fatti recuperare, anche solo parzialmente, altrove, va bene uguale. Comunque la conversazione procede serena, è spigliato e simpatico. Ti pare una botta di culo che la cosa vada avanti e tocchi l'Everest quando, ad un certo punto della frequentazione, lui ti invita a casa sua. Dopo mille accortezze decidi di andare. Precetti il migliore amico, che rimane nei paraggi della casa del tizio, pronto a scattare allo squillo concordato. Metti al corrente anche le amiche, in modo che sappiano bene dove sei in caso di necessità (perché io non lo dico abbastanza qua, però bisogna sempre ricordarsi che di gente matta c'è pieno e la prudenza non è mai troppa). Ti vesti, ti prepari e vai. La zona promette bene perché, diciamocelo francamente senza fare le ipocrite: se un uomo ti piace perché ti tratta bene, è intelligente etc ed ha tutti i crismi che tu cerchi, se è anche ben piazzato schifo non fa. Non è una discriminante, ma se devi decidere se ti fa più o meno piacere, è chiaro che vale la seconda. Il rospo in effetti ha una bella macchina, fa un lavoro interessante, economicamente sembra non passarsela male quindi quando ti dà l'indirizzo di casa ti compiaci che non sia in una zona malfamata ma tutt'altro. Sali su, lui ti accoglie con tutti i crismi, ti invita a guardarti intorno e tu noti pulizia ed igiene, precisione (che per te che quadri i prodotti del bagno è tanta manna), poi passi allo studio e ci sono tanti libri. Tu ami i libri, quando entri in libreria c'è quel profumo assurdo di pagine ed inchiostro e non resisti e li vorresti adottare tutti, loro e le loro copertine economiche o lucide, colorare o minimal. Per cui sapere che lui legge è un plus..da lontano leggi un autore: Seneca. Naaaa dai veramente??con gli occhi a cuoricino lo raggiungi sul divano, lui mette su un dvd di un concerto, quello dei Seven mary three..o forse erano i pearl jam??boh comunque non ti propina nè un banalità nè una roba assurda ma un gruppo che ami ed ascolti e quindi condividere anche i gusti musicali è l'ennesimo strike che il rospo fa.
Dopo 10 minuti l'interesse nel dvd cala e gli occhi sono rivolti altrove. Nel frattempo suona il cell di Darklady, è una delle Amiche che le scrive più o meno così (ovviamente il messaggio è stato letto dopo): ehm ciao amica senti sono qui con Darkladytobe, e pensavo..va tutto bene?!?!". Amica, sì, va tutto benissssssssssimo. Va fin troppo bene e Darklady decide di osare: decide che é ora di prendere il comando della situazione. Si dice che in amore vince chi fugge, io credo sia vero, perché non c'è cosa più attizzosa di avere qualcuno accanto sicuro di sè, con una spina dorsale bella spessa e la propensione alla decisione. Insomma, l'uomo (o la donna) che non deve chiedere mai!ora, non è sempre così nel senso che ci sono uomini che vogliono, poveri loro, la donna geisha. Si dice che un uomo forte sa gestire la donna forte, mentre un uomo debole dirà che lei ha un brutto carattere. Darklady ha un carattere veramente orribile, by the way. Comunque lei si alza interrompendo le effusioni prima di arrivare ad una situazione già avanzatissima, lui rimane malissimo, un po' stranito ma sicuramente invaghito perché qualche giorno dopo la invita a cena a casa sua chiedendo: "Ti piace il pesce?" Dapprima Darklady, abituata al turpiloquio degli amici e del fratello, pensa che pesce sia sinonimo di membro maschile, poi si ripiglia capisce che si parla di animale ittico e risponde che sì, le piace assai (un po' perché in effetti le piace, un po' perché così cade in piedi qualsiasi sia la possibile interpretazione della richiesta). Darklady è entusiasta, ne parla persino in the Office dove il rospo viene introdotto con il nome in codice de "il chimico", ne tesse le lodi con la Capa suprema che nel frattempo, appena la ragazza apre bocca, si tappa le orecchie ai suoi racconti dicendo "non voglio sentire o mi devo preoccupare al posto di tua madre che riposa ignara dei casini che combini". Così, bottiglia di Moet alla mano, Darklady suona a casa del bufo e si trova una bellissima scena: lui che sta preparando guazzetto delizioso con totanetti freschi e pomodorini pachino. Cacchio, cucina!!!!!! In cucina la temperatura è rovente, Darklady cerca di collaborare aiutandolo nella preparazione della cena ma il rospo ha perso interesse nel cibo e si dedica a corteggiarla. Una volta a tavola sono piogge di vino bianco ghiacciato ed ottimo guazzetto con pomodorini..Darklady, sta per finire il suo piatto, scorse l'ultimo pomodorino nel piatto, lo infila in bocca, ubriaca di ammmmmore e zero di vino, dà una bella masticata e...cazzo!!!non è un pomodorino, quel babbo del bufo non ha tolto il peperoncino che aveva messo per insaporire la salsa..cioè ok è afrodisiaco (vino bianco + pesce + piccante + composta di fragole) però cazzo il peperoncino va tolto!! Darklady ha la bocca in fiamme, più che una mantide si sente Fantozzi, le lacrime salgono e sta per piangere, non riesce a respirare ed è terrorizzata che lui se ne accorga..cheffiggguradimmmerda!no ok, sei Darklady no?ecco, e allora se sei Darklady sei come una giovane marmotta, sei come un supereroe: hai mille risorse e sai far fronte alle difficoltà senza battere ciglio (anche perché se sbatti la palpebra, lacrimi..). Quindi ricordando le lezioni degli avi si avventa sul cestino del pane che, porca pupazza, contiene solo crackers!Merda. Ok vada per il cracker. Un pacchetto. Quindi si scola due calici di vino, così, come se fosse camomilla, e piano piano la bocca ricomincia a prendere sensibilità. Lui non si accorge di un cazzo, niente, nada. O forse l'ha fatto apposta e se la sta ridendo??mah. Il
dopocena ovviamente non vi dico come va, ma va come deve andare, e va bene. Lui dimostra anche un certo saperci fare che non guasta mai. Ok. E po?E poi il disastro, l'implosione!Perché in pratica lui fa capire a Darklady che è ora di salutarsi. Malissimo, cafonazzo!non tanto per il concetto, quanto per i modi. Darklady non si fa certo pregare, ma arrivata a casa gli manda un sms ringraziandolo e suggerendo contestualmente, un domani, di non sbattere la gente fuori di casa. Lui si scusa, non era certo sua intenzione, dice. Diciamocelo, va bene così, il rospo ha già una mezza X, alla Mara Maionchi. Qualche giorno dopo i due si rivedono per cena fuori, e lui comincia a dimostrare le lacune criticando una ragazza con cui è stato, solo per una leggera parolaccia che lei ha proferito. Diciamoci come stanno le cose: le donne fanno le stesse cose che fan i maschietti, solo che non sempre lo fanno in pubblico e molto spesso è per non sfigurare davanti a uomini che, come il rospo, affiancano il concetto di femminilità al cm ti tacco e dall'ostentazione di altri parametri vari ed eventuali, senza pensare che c'è altro dietro al concetto di essere una Donna. La Donna con la gonna di Vecchioni, insomma, è una gran cazzata. Fatto sta che Darklady capisce dove va a parare il tipo, quindi estrae il timbro con la scadenza e gli dà 2 settimane, dai 3 se lo tiene in frigo, come il latte. Non di più. Allora si accorge che lui non ha fatto manco il gesto di andarla a prendere, è andata lei coi suoi mezzi al ristorante, e comincia a nasare che dietro quella bella impalcatura forse c'è il nulla cosmico. In realtà è più di un nasare: è come se improvvisamente le fosse arrivato un fax che la avverte del pacco clamoroso che si trova davanti. Bene. Ok facciamo che allora finché non mi stufo ti uso, anche perché al momento il materiale per il blog non mancava quindi ci si poteva permettere di essere schizzinosi. Arrivati di nuovo alla di lui dimora, Darklady fa un'esame approfondito: le camicie sono tutte uguali, il dentifricio è spremuto a metà (argh!!) ma soprattutto: i libri hanno TUTTI il dorso intatto. Cosa vuol dire?prendete un libro che avete letto e guardatene il dorso. Prendetene uno mai aperto e fate altrettanto. I dorsi sono diversi. Quello letto ha il dorso piegato, il nuovo no. Ecco, questo ha comprato un po' di libri e li ha messi lì a far bella mostra. X completa. Bufo lasciato fuori dal frigo. Latte irrancidito. Ritirata imminente. All'ennesima cena lui le dà appuntamento sotto casa sua davanti ad un locale, Darklady aspetta aspetta, poi lo chiama: lui è sotto casa sua, a dieci metri, convinto di averle dato appuntamento lì invece che dal locale. Dopo questa prova di rimbambimento è ora di chiudere, Darklady decide di uscire di scena col botto. Porta una bottiglia di Ferrari e un pó di cose carine, lui sembra esaltatissimo per quanto lei sia tosta, ma dopo qualche bicchiere e non molto tempo, Darklady decide che è ora di andarsene perché è stufa di lui, è ora di dargli il benservito. Mentre procedono verso la porta di ingresso, il bufo porta il Ferrari nell'adiacente cucina per rimetterlo in fresco e le urla "lo metto qui per la prossima volta, ok?" peccato che Darklady soffra di ipoacusia ovvero sia uno di quei soggetti che, purtroppo, se gli parlate da un'altra stanza non capisce cosa stiate dicendo..per essere meno romantici: è un pó sorda!!per cui il tizio, non ricevendo risposta, torna da Darklady che attende davanti alla porta e ghignando se ne esce con un:" ma tu sei sorda?!?dicevo che la metto in fresco per la prossima volta". Io scommetto che la sua voleva essere una battuta ma credete che, almeno per me, il problema è reale perché purtroppo se la società considera normale il vedere male, non riserva lo stesso trattamento a chi non sente, per cui le situazioni di imbarazzo e difficoltà ci sono eccome e quindi gli unici che ci possono scherzare sono i sordi stessi. Ergo: è proprio di un soggetto sensibile non scherzarci se si nota qualcosa di strano, almeno finché nn si ha una certa confidenza "intellettuale" col soggetto burlato. Così Darklady decide di affondare il coltello e gettare la bestia nell'imbarazzo più completo: "Veramente si!ho problemi di udito. Certo che tu sei campione di sensibilità eh!!comunque guarda, non ci sarà una prossima volta. È ora apri sta cazzo di porta che voglio andarmene". Il bufo rimane impietrito, apre la porta, saluta, Darklady ringrazia e scende le scale mentre lui la guarda allontanarsi...
Un annetto dopo è estate, paesino modaiolo, disco party in spiaggia, Darklady è in compagnia di fratello, fidanzata del fratello, amici e l'immancabile compagna di bagordi Darklady-to-be. Lei a la sua reale fidanzata sono lí che si scatenano su qualche tormentone estivo e si sente toccare la spalla..è lui, è il  "rospo il chimico ovvero il metrosexual ovvero: tanto fumo e niente arrosto"!!. Conversano trenta secondi netti, il massimo che ormai Darklady può reggere in sua compagnia che non contempli attività pseudo ginniche, e poi tornano ognuno alla propria compagnia. Ma voci di corridoio vogliono lui intento a guardare lei, con sguardo da mandragora e la faccia del "ehi io sono qui perché non mi guardi?? guardami guardami guardami guardami guardami guardami", da qui, forse, il fatto che il primo pensiero collegato sia stato lo spot dell'uomo che non deve chiedere mai. Ovvio che per Darklady, in quanto tale, era l'ultimo dei pensieri!

Morale: l'amico di letto è come l'ospite che è come il pesce -quello vero- : o lo cucini, o dopo 3 giorni puzza (ok forse il detto non è proprio così...)

Scheda de: il "rospo il chimico ovvero il metrosexual ovvero: tanto fumo e niente arrosto

Tipo di stagno: all confort, stagno esclusivo che al mq costa più di un attico in San Babila, pulisce la sua ninfea in modo maniacale nei giorni che intercalano fra le visite della domestica. Vale il detto "bella casa bella auto bel lavoro"..ma...

Cibo preferito: dietetica, fusion, novelle cousine. Uomo di casa quando conviene, sa cucinare light ma saporito, aggiungendo il suo tocco "piccante".

Carattere: il rospo in questione è facile a trarre in inganno perché sposa una bella apparenza con un carattere solare e simpatico, con una conversazione brillante ed un atteggiamento molto smart e sicuro di sè, senza essere arrogante. Andando a grattare, però, vi accorgerete che dietro quelle false aspettative c'è poco o niente.

Caratteristica basilare: tanto fumo e niente arrosto, appunto!

domenica 19 aprile 2015

Il "rospo coglionazzo ovvero la botta di sfiga"

Ci è voluto un po' per mettere insieme questa nuova puntata, in parte perché dopo tanto tempo di astinenza dal blog avevo l'imbarazzo della scelta fra i rospi da analizzare, un po' perché da sempre non sono una di quelle che si mette a scrivere lì e boom, arriva l'ispirazione,  io a volte quel che scrivo lo devo covare, mi ci dedico nei momenti di calma o in quelli più impensati, tipo quando sono a letto prima di dormire: mi metto lì e penso a come cominciare, come delineare il post etc. Quindi si potrebbe dire che le boiate che scrivo derivano dalla stanchezza e non dalla mia mente disturbata, ecco tutto. 
Alla fine ieri sera mi sono decisa che il miglior ritorno non potesse che essere lui, il "rospo coglionazzo ovvero la botta di sfiga" uno dei top di gamma del parco rospi mondiale, tutto il resto è noia. Non c'è altro modo di denominare questa bestia, domando scusa per la volgarità della denominazione, ma Il bufo in questione -che peraltro è già stato nominato qui-  è un deficiente senza pari. Deficia praticamente di tutto: maturità, arguzia, cervello, muscoli, ma soprattutto rispetto ed umiltà. Pensa di essere un figo ed invece è uno sfigato, pensa di averla dalla parte del manico e che sia tu quella che ci è rimasta sotto, quando in realtà tu gli hai già dato dei larghi da tempo e lui non se n'è accorto. È stronzo, se ne sbatte di qualsiasi cosa, ma soprattutto ha una quantità di materia grigia pari alla sua maturità: per trovarle bisogna chiamare il RIS di Parma. La sfiga è che di tutto questo te ne accorgi che sei già coinvolta e quindi rimani invischiata come con lo slimer: bene o male ti lavi ti lavi, ma qualche pezzetto ti rimane addosso. Il tizio è stato conosciuto da Darklady anni anni ed anni fa. All'epoca whatsapp non esisteva, Zuckemberg era ancora all'asilo quindi non c'era Facebook, l'iPhone ed il galaxy erano vestiti da Nokia 3310 o startak senza connessione perenne (il che significa che io non potrei fare quel che sto facendo ora: postare dal cell usando un'app mentre sono in macchina durante un viaggio della speranza di 3 ore..ovviamente non sto guidando). Dal punto di vista sociale era una disgregazione cibernetica ma dal punto di vista umano era un'altra cosa: quando andavi a mangiare, la roba la mangiavi calda perché nn perdevi tempo a fotografarla per metterla su Instagram, se andavi a bere una birra ti guardavi negli occhi col compagno di bevute (ammesso che l'altro non fosse sverso) e soprattutto: se non rispondevi ad un messaggio potevi accampare varie scuse e nessuno ti avrebbe potuto dire niente, nessuno avrebbe potuto  dirti che però su whatsapp gli compariva doppio flag blu e che quindi avevi letto. Ciò significava che Darklady, che era all'estero per un po' di tempo per studio, poteva tenersi in contatto con gli amici solo via email. La mail galeotta fu di un amico, col quale mi parlo ancora nonostante questa vicenda, ergo è un'amicizia importante: mi mandó uno di quei giochini della serie prendi un numero aggiungi 5 togli 7 dividi per 2 etc ed avrai il numero y, diciamo 4. Scorrendo la mail leggo sotto chi aveva iniziato la catena: era proprio il bufo che, nell'inoltrare la mail ai propri contatti, commentava con stupore domandandosi come fosse possibile la riuscita del giochino. Darklady, secchia fino al midollo che non aveva ancora capito che se una telefonata allunga la vita, farsi i cazzi propri ti fa vivere serena, invió una mail al tizio spiegandogli che non si trattava altro che di un'equazione con x= y, dove  y era il numero che risultava dalla mail ovvero 4 mentre x era il numero preso dalla persona. Il bufo evidentemente oltre che non fare un cazzo al lavoro non faceva un cazzo manco a scuola e/o all'algebra non era arrivato visto che si trattava di un'equazione elementare. Ma Darklady stupidamente non se ne accorse e quando il tizio le rispose molto educato ringraziando assai e complimentandosi per l'intelligenza e l'arguzia della sua salvatrice, oltre a spiegargli che le sembrava normale sapere le basi dell'algebra, diede involontariamente modo al tipo di dare il via ad una corrispondenza informatica che duró qualche settimana. In questo periodo Darklady era invischiata in una storia malatissima con un collega di studi per cui al tizio non pensava che come un conoscente, così, quando qualche settimana dopo tornó a casa per le vacanze di Natale e il tipo la invitó a prendere un caffè, Darklady si limitò a chiedere al suo amico qualche info per capire se poteva accettare o se sto qua era un pazzo squilibrato. L'amico la rassicurò dicendo che era l'ex di una sua amica, che non era un pazzo sgozzatore ma che più di una volta lui si era comportato male con questa ragazza, tipo che l'aveva abbandonato su un Monte, di sera, perché avevano litigato, lei era scesa e lui era ripartito, mettendo in serissimo pericolo la ragazza (immaginate di stare su un monte, a fanculonia, lontani dalla civiltà, senza mezzi pubblici e di notte) che quindi fu costretta a chiedere aiuto a due suoi amici, fra l'altro amici anche di Darklady e di cui uno è quello della mail. La cosa ovviamente mise Darklady in allarme ma a lei non interessava il tizio, le faceva solo piacere dare una "consistenza" ad una mail, ad una persona che era in fin dei conti simpatica, la testa era da un'altra parte e lui lo sapeva perché più di una volta si era parlato di questa persona. L'incontro fu piacevole, lui era simpatico e carino, Darklady rimase positivamente impressionata ma la cosa ovviamente rimase confinata ad una superficiale conoscenza, anche perché poche settimane dopo tornó all'estero. Lui però pareva interessato, era dispiaciuto lei dovesse ripartire e la corrispondenza andò avanti con lui esattamente come con gli amici rimasti a casa. Poi, nei mesi a venire, la storia con lo straniero naufragó miseramente, il dolore era grande e duró anche dopo che Darklady ritornó a casa come Lessie (anche perché l'ex non la lasciava in pace!!!). Il "rospo coglionazzo ovvero la botta di sfiga" era non solo un minchione ma anche un po' stronzo perché come un corvo aleggiava sopra le macerie del cuore di Darklady fino a che non riuscì a conquistarne la fiducia. Una sera la invitó ad uscire, fu carino e galante, le parole del suo amico le rimanevano stampate solo nel retro del cervello e quando scattó il bacio, fu un gran bel bacio. Diciamola una cosa carina: il bufo baciava bene. Ma proprio bene eh!Ma come spesso accade il rapporto non andava nè avanti nè indietro, i due si vedevano spesso in pausa pranzo, lui era appiccicoso sempre con sti baci che per carità, erano bei baci ma diosanto la bocca è fatta anche per parlare e magari facciamole due parole no?insomma la cosa non si smuoveva fino a che accadde una cosa. Il bufo invitó Darklady fuori, le disse che però prima aveva una cena di lavoro, si accordarono per un'ora tipo le 10 di sera. Alle 11.30 eravamo ancora lì a mandarci sms con lui che si scusava dicendo che andava per le lunghe e rimandava l'orario ed io incazzata e pronta che gli dicevo di salutare i colleghi e venire via. Ora a scriverlo ci sorrido, ora in 2 secondi capirei che il collega si chiamava Maria o una roba così e probabilmente era incazzata quanto me di vederlo al cellulare tutta la sera a pigiare tasti sulla tastiera. Ma l'inesperienza fa questo, aggiungiamoci che fino ad allora ero stata un pochino naïf perché gli uomini che mi circondavano non erano degli stronzi. E fu lì che, quando lui mi scrisse ok arrivo e io avvertii i miei che stavo uscendo, mio padre mi chiarì il concetto. Premetto che mio padre è sempre stato un genitore maschio atipico: non è mai stato geloso dei miei fidanzati e non mi ha mai rotto le palle per quando  uscivo, come mi vestivo, quando tornavo e con chi andavo. Un po' devo dire che il problema non si è mai posto fino all'età adulta visto che prima di allora, quando ero pischella, ero un po' suorella e quindi non andavo in giro truccata come un Picasso, con minigonne che scambiavi per scaldacollo e grazie all'aria aperta. Un po' penso che mio padre abbia sempre delegato la funzione guardia carceraria a mia madre, che già era portatissima al ruolo per nascita e per vocazione in virtù del suo spiccato senso dell'ansia, del dramma, e del traggggico. Un po' credo che davvero papà si sia sempre fidato di me e sia sempre stato lontano da quell'atteggiamento di possesso tipico di certi padri verso le figlie, e soprattutto non ha mai differenziato verso me o mio fratello in base al genere (cosa che mamma invece spesso ha fatto, a volte a ragion veduta perché le ragazze devono stare sempre più in guardia dei ragazzi, a volte invece era una discriminazione misogina bella e buona e la cosa mi feriva ancor di più perché veniva da una donna che aveva sempre vissuto da moderna esperienza all'avanguardia). Fatto sta che papà mi diede una delle (poche) lezioni di vita che mi ha segnata come donna: mi spiegó che io non sarei uscita, perché chi ti viene a prendere a mezzanotte vuole solo una cosa, e non è certo un rapporto maturo e sereno. Poi aggiunse che anzi, lui non me lo avrebbe impedito, lasciava a me la decisione. Non uscii. Primo perché sapevo che non avevo nessuna libertà di farlo, secondo (anzi, forse fu questa la vera ragione) perché mi aveva convinta. Ne parlai con il mio amico e lui spiegó l'atteggiamento con un: "forse perché ha un'altra?!". L'enfasi nel suo sms la ricordo ancora oggi. Non era una deduzione, sembrava un'affermazione. Sapeva per certo?non me lo ha mai confessato ma dedussi di sì e fanculizzai l'ominide. Passó del tempo, anni, uscii con altre persone approdando a quella che fu la prima lunga storia. Ero in macchina con mamma ed arrivó un sms, che suonava più o meno così: ciao come stai volevo sapere come va io tutto bene magari ci si vede. Mah non so se era davvero così, chissà se in qualche file lo ho, ma poco importa, la cosa bella era la chiosa finale: il nome e poi il suo numero di cell. Pensava -ed aveva ragione- che avessi cancellato il numero. Il fatto che lo avesse aggiunto quando mi compariva comunque nel mittente indicava il suo qi. Mia mamma disse di non rispondergli, ma come dicevo all'epoca non c'era spunta e contro spunta e tu potevi pensare che, come spesso accadeva davvero, il messaggio poteva non essere stato recapitato per errore del gestore. Per cui l'essere ignorato non era sinonimo di rifiuto, semplicemente perché non era intenzionale da parte del mittente..non ricevevi risposta perché il tuo messaggio non era arrivato a destinazione!invece no, volevo che lui sapesse che per me poteva andare a scaricare serenamente!io poi, anni dopo, ho iniziato a coltivar la filosofia opposta al "l'ignorare è il peggiore dei trattamenti". Ma anche no! La cosa giusta è dire alle persone quel che pensi: ti sfoghi, ti togli un vaffanculo che a stare sempre sulla punta della lingua senza partire dopo un po' intralcia, e spieghi bene allo stronzo di turno quel che pensi, senza fine alcuno!se poi l'altro coglie spunto di riflessione è un di più, non certo il fine. Così Darklady mandó a cagare il tizio, dicendogli che era passata oltre e che si spicciasse anche lui a fare altrettanto.
Anni dopo -diciamo 4?- come spesso accade Facebook riannodó connessioni ormai perse. Le persone entrano ed escono dalla nostra vita per varie motivazioni, a volte sono solo "ponti", a volte sono loro stesse dei fini perché sono persone con cui hai perso i contatti per le diverse strade intraprese. A volte ti danno solo occasione di divertirti un po'. Così Darklady venne contattata dal "rospo coglionazzo ovvero la botta di sfiga", le chiese l'amicizia e la contattó in chat, all'oscuro di una cosa: che Darklady sapeva un pochino di cose su di lui, spacciate da una conoscenza comune: matrimoni falliti, cambi di lavoro etc. Darklady sapeva anche che, pure questa volta, l'omino non era libero. Si scrissero per settimane, lui aveva abboccato alla grande, Darklady voleva proprio vedere dove arrivava lui, se era cambiato o no, se era il solito quaquaraqua o meno. La risposta è questa: era peggiorato. Dopo averle dato appuntamento per vedersi a cena da lui -con chiaro epilogo-, il "rospo coglionazzo ovvero la botta di sfiga" smise di rispondere ai messaggi la sera stessa dell'appuntamento. Irrecuperabile, occupava solo un posto in rubrica e spazio con le sue stronzate. Polverizzato. 

Morale: Drizzar le gambe ai grilli -o ai rospi- non si può.

Scheda de: il 
"rospo coglionazzo ovvero la botta di sfiga"

Tipo di stagno: uno qualsiasi, tutto fa brodo. L'importante è che ci sia sempre un popolo di ranocchie e luoghi appartati dove vivere le sue molteplici vite

Cibo preferito: è onnivoro, nulla da segnalare.

Carattere: un po' torinese, ovvero secondo il noto adagio "falso e cortese". Simpatico e divertente, è particolarmente portato a mentire e nascondere. Doppiogiochista fino al midollo, tira il sasso e nasconde la mano e rimane presto vittima del suo stesso gioco grazie ad una certa scarsità di materia grigia, che lo lascia all'oscuro della sua inferiorità

Caratteristica basilare: essere sfigato e non saperlo

lunedì 13 aprile 2015

Cinque anni sono passati...

..che a scriverla così, sembra di sentire Tata Lucia di SOS Tata che con il suo "settegiornisonopassatiilmiolavoroquièfinito" segna la fine della settimana hitleriana della famiglia di disadattati di turno, che può quindi finalmente tornare a scannarsi in santa pace, coi bambini che ricominceranno a buttarsi per terra o dare fuoco alla cucina, mentre noi possiamo girare canale e smetterla di sentire quel prurito alle mani sintomo di irrefrenabile voglia di mandare l'intera famigliola dal dentista dopo aver sgranato loro i denti a suon di martellate sulle gengive. Insomma, 5 anni sono passati dall'ultimo post, 5 anni di ragnatele (al blog, non ad altro, tze). Cos'è successo?(dis)onestamente non saprei. Onestamente onestamente direi che piano piano la gozzovigliante e spumeggiante quotidianità di Darklady, si è piano piano risintonizzata sul concetto di "impegno" "fidanzato" ma soprattutto di "monogamia". Ho scelto attentamente il concetto risintonizzare perché di istinto forse in passato avrei selezionato è ritenuto più appropriati verbi come "omologata" o "appianata"..insomma, avrei dato una sfumatura di livellamento verso il basso. Oggi invece no, non mi sento di deprimere e svilire la vita a due, esattamente come non rinnegherei mai il darkladismo, e questo perché se questi 5 anni ahimè mi hanno recapitato, mortacci loro, regalini come ginocchia che cigolano, autonomia di veglia limitata fino alle 22.30, ed una ruga di espressione sulla fronte (che vorrebbe uscire ma che fingiamo che non esista grazie ad un sapiente uso di jaluronico filler antiage e cemento di pronta), dall'altra si sono esibiti anche in una maggiore (ma pur sempre scarsa, chi prendo per i fondelli?!) maturità e consapevolezza di sè, che consente di vedere la vita non bianco o nero, ma a sfumature di grigio....in tutti i sensi!cioè, che darklady è un modo di sentirsi con se stessi prima di essere con gli altri, e puoi esserlo senza praticarne le forme più estreme. È come dire che credi in una Entità senza il bisogno di andare in Chiesa o raccoglierti in preghiera 600 volte al giorno, tu sai chi sei dentro di te senza bisogno di azioni finalizzate a dimostrarlo, chi siamo si vede nelle piccole cose, non nell'esibizione. Così insomma giunta la monogamia, pur rimanendo darklady inside (perché once you go darklady, you never go back oldlady), ho avuto un po' meno materiale. Ci ho pensato ogni tanto a questo blog?qualche volta. Ci ho pensato ci ho pensato, l'ultima è stata quando ho fatto pulizia nel pc che esplodeva come la macchina degli acchiappafantasmi dopo la cattura di un ectoplasma, e nell'eliminare il jpeg del banner che c'è qui sopra ho pensato che tanto non serviva più,  visto che papà blogger, dopo anni di inattività, aveva sicuramente da tempo depurato l'etere di questo mio spazio delirante, nato ad imperitura memoria di come una belinona qualsiasi fosse divenuta una darklady e di come, quindi, ci fosse speranza per tutte. Qualche sera fa poi, mentre cercavo un'app che mi consentisse di gestire il blog di lavoro dal melafonino, ho scaricato quella di blogger. Ho inserito il mio username e pass Google e lì mi è apparso il nome del blog. Io manco me lo ricordavo più come si chiamava, poraccio. Infatti la reazione al titolo è stata: " ma che è sta minchiata?ma perché mi compare sta cazzata??rospi???ma cosa me ne frega a me?!?". Poi ho visto il banner ed ho capito. È stato come un'epifania. Che tutte le tristezze porta via (ed anche il barlume di speranza di essere VERAMENTE maturata, almeno un pochetto). Perché mi sono rimessa a leggere, ed è stato un po' ritrovarsi, perché la cosa bella del blog è che se lo hai scritto tu, quando rileggi, ci ritrovi anche le sensazioni, non solo i fatti. E certi dettagli che avevi dimenticato ti tornano alla memoria, risucchiando nel tuo presente mille altri piccoli granelli di vita, di persone, di fatti e di luoghi. Pezzi dei tuoi ricordi che stavano talmente tanto sotto al cumulo di macerie che ci portiamo appresso, che non avresti potuto ri-trovarli differentemente. La cosa bella è che ho riso di certe stronzate, di certe battute (cioè, sarebbe stato ancora più triste se non fossi riuscita a far ridere manco me stessa..almeno significa che il mio senso dell'umorismo è coerente, o no?), di certi comportamenti. In certi casi mi è salito il crimine come allora, in alcuni mi sono stretta la mano da sola, in altri ho cercato lesta lesta uno spigolo per sbatterci il cranio forte. È stato bello anche vedere e risentire una cosa, che da anni non sentivo più così: quanto gusto provavo nello scrivere. Se c'è una cosa che ho sempre amato è mettere in fila parole e lettere e pensieri (non sempre in quest'ordine e non necessariamente connessi fra loro, mio malgrado), ma se c'è una seconda cosa che mi han donato questa pseudo maturità e coscienza di sè, è che so essere stronza, ma con nessuno mai come con me stessa, cui riservo il grado minimo di empatia e comprensione. Ricordo una supplente del liceo che insegnava greco e latino, una tizia giovane che abbiamo adorato per il suo modo di fare spiccio e asciutto ma comunque affettuoso, e che l'ultimo giorno della sua supplenza diede ad ognuno di noi un biglietto. Nel mio c'era scritto di imparare ad apprezzare chi sono. Trovai la frase poco carina rispetto a quello che aveva scritto ai miei compagni, cazzo ero sempre la solita sfigata! Oggi mi accorgo che quella frase racchiudeva un dono nel dono, mi stava insegnando un'altra lezione di vita, ci avrei ragionato in momenti alterni nella mia esistenza rendendomi conto che la prof aveva ragione. Tutto sto pistolotto per dire che sono una cazzo di ipercritica, che pensa sempre di dover e poter migliorare e di non essere abbastanza in alto. Per cui il discorso provare a scrivere per vivere l'ho sempre escluso. Ma se il pallino rimane, ultimamente mi sono resa conto che, paradossalmente, se questo essere sempre connessi ad interagire per iscritto con tutti e nessuno in particolare, da Facebook a Twitter a whatsapp ai forum ed ai gruppi, ci porta a far continuo uso della parola scritta, tuttavia non ha migliorato ma semmai peggiorato la qualità della scrittura, almeno la mia. D'accordo, abbiamo sempre la Stronza di mezzo che critica sempre il mio lavoro, ma dai, oggettivamente, a volte non si capisce una mazza di quel che scrivo e la fretta è cattiva consigliera (il detto dei micini ciechi proprio non mi va giù). Così insomma anche il gradire vagamente la mia precedente produzione letteraria e le puttanate che avevo scritto -oltre che combinato- mi hanno spinta a buttare giù sto bombardone. Anche perché, finito l'ultimo post, esaurita la lettura, ho pensato: ma di Tizio e Caio non ho scritto?!?ma perché?!MA VERAMENTE?! Ecco, in un blog del genere certa gente VA citata, scherziamo!! Così nei momenti più disparati, in questi due o tre giorni ho iniziato a prender appunti sui personaggi imprescindibili che ancora mancano all'appello, oltre che sul nocciolo di questo post di rientro (sosta in bagno lunga..l'ho sempre detto che sono un pochino maschio su certe cose). Oh, e se poi giustamente i personaggi finiscono -perché c'è limite a tutto, anche per una darklady!- e per nn farmi sbattere fuori di casa dalla mia metà giustamente non posso andare in giro a  procurarmi altro materiale, vorrà dire che qualche amica ci delizierà con i suoi casi umani..ehm coi suoi rospetti..

venerdì 9 luglio 2010

"L'irrisolto (ovvero: della immaturità e del narcisismo)"

Già che lo abbiamo citato, raccontiamolo, visto che è datato soltanto qualche mese.
"L'irrisolto (ovvero: della immaturità e del narcisismo)" è un giovane pischello di 30 anni...no, infatti, in teoria non è un pischello, lo so. Pero' ad avere a che fare con lui, si fa più fatica che con un bimbo di 3 anni. Egocentrico come un bimbo, immaturo come un maschio, e narcisista come un uomo che è figo e sa di esserlo..ma non ha capito che non ce l'ha solo lui!.
La storia è nata così.
Ci siamo conosciuti per caso, classica cosa di facebook, poi capita che ci troviamo in chat ed attacchiamo a conversare, rendendoci conto che abbiamo un sacco di cose in comune. Ma soprattutto scopro che abita a 5 cm da casa mia. Dopo un paio di chattate, ci scambiamo i numeri di cell, e nel darmi il suo contatto lui aggiunge: "mandamelo qualche sms eh???". Ecco. E' colpa mia. Io già qui avrei dovuto smascherare la richiesta di attenzioni tipica del maschio egocentrico, ma non ci ho fatto eccessivamente caso, e da lì ho firmato la mia condanna.
Dopo un po' di giorni, una sera decido di scrivergli un sms, una battuta, della serie "io l'sms te lo mando, ma vedi tu che fare.."; lui mi risponde subito, e da quel momento inizia a mandarmi sms ed a cercarmi di sua spontanea iniziativa, sino a che decidiamo di incontrarci e mi invita a cena fuori. Mi propone di andare a mangiare giapponese ed io, che seguo Sorella Laurie come una Bibbia, penso subito che se il gggiovane propone un giapponese vuol dire che ama l'etnico, e se ama l'etnico significa che non ha problemi col cibo, e se non ha problemi col cibo in modo matematico significa che siamo già a cavallo.
In più, la mattina dell'incontro, mi manda un sms per chiedere conferma che ci saremmo visti.
L'accendiamo.
Dopo mezz'ora altro suo sms: ho prenotato. Cioè, l'uomo che prenota il ristorante???Davvero non devo fare tutto io?!Ma...veramente?!
Ho già gli occhi a cuoricino, io, che al mio ex dovevo ricordare anche di accendere il cervello!
Il bufo, inoltre, vive da solo, ed esce da una storia simile alla mia.
Quindi, riassumendo: non ha problemi col cibo, sembrebbe un uomo sgamato, ed è un single di ritorno convinto. Tre indizi fanno una prova, prova del fatto che il tizio non è un caso senza speranza.
E qui parte lo spot:





La sera della cena, decido di andare con miei mezzi, posteggio lì vicino, e mi viene subito l'ansia perchè lì davanti c'è un tipo orribilis che mi guarda e mi sorride e mi fa venire il dubbio che sia lui, ma appellandomi alla speranza io passo oltre e prego che non sia lui il mio cavaliere, primo per non dover passare la cena con un cesso (cenate voi con un cesso accanto..) e perchè oltrepassandolo e non prendendolo quindi in considerazione, avrei fatto una giga figura di emme.
Aspetto 1 minuto davanti al locale, ed arriva lui.
Figo.
Altro che cesso.
Bello.
Spariscono le paure del "ma gli devo stringere la mano per salutarlo??" e "come sarà la conversazione??", passiamo la serata a ciattellare, spesso anche degli ex (se non conoscessi bene il mio ex, penserei che già quella sera gli son fischiate le orecchie, ha capito la situazione e mi ha fatto la macumba).
E' piacevole anche il rientro a casa,facciamo un pezzo di strada insieme e ci salutiamo. Niente bacio, eh, ma vado a nanna pensando alla mia botta esagerata di sedere...e sì che sto sederone a qualcosa doveva pur servire, no???
L'indomani suo sms, chiaramente un pretesto per cercarmi. Ora,s'è fatto sentire il giorno dopo. Regola n. 2 di Sorella Laurie: se ti chiama il giorno dopo, sei a cavallo e stai trottando. Ok, era un sms e non una telefonata, ma non pignoliamo.
Ci scambiamo parecchi sms quel giorno, e lui tira fuori un altro pretesto per vedersi. Bingo!Voglio dire, sms il giorno dopo, proposta di rivedersi, uomo figo, zero minuti in silenzio..molto bene!in + niente bacio, ma gioco di sfioramenti, il che può significare "non sono il classico da trombata". Fra l'altro, pubblica su fb link da baci perugina...e lì a pensare "oddio quanto è tenero!ma... parlerà di me?!?!".
Io nel frattempo vedevo un altro bufo, "Il tiroleso (ovvero: il mangiamerende""...o meglio, stavo chiudendo ormai il tutto, ma "L'irrisolto (ovvero: della immaturità e del narcisismo)" ormai era il bufo in pole position su cui scommettevo.
Ci sentiamo continuamente, via facebook ma soprattutto via sms, mi scrive dal nulla, sua sponte, e mi da sempre la buonanotte; una sera, alle 8.30, mi propone di vederci nel giro di 20 minuti per andare al cinema..io praticamente ho fatto come fantozzi con la Pina, ho lanciato tutto in aria, spostato mia madre che ostruiva la porta della cucina facendola volare sul lavandino, e mi sono resa + che presentabile tipo Signorina Silvani quando Fantoccino sale in casa dopo la serenata "Aveva un occhio di vetro..".
Anche qua, serata positiva: cinemino, chiacchiere, praticamente abbiamo commentato tutto il film, seduti vicino, e non so come non ci hanno sbattuto fuori dalla sala, poi abbiamo fatto un giretto lì intorno come due fessi, ed infine abbiamo tentato di andare a bere qualcosa, peccato che in centro non c'è rispetto per due squipi che vogliono ciarlare e passar del tempo insieme e quindi, dopo aver fatto il giro della piazza, ce ne siamo tornati a casa.
Niente bacio, neanche mani volanti. Ma la sera stessa mi manda un sms per ringraziarmi e dirmi che è arrivato a casa, visto che gli avevo finito di dire di andare piano. Teeeenero!Seguono giorni di altri sms, sue proposte di cene, sue battutine, frecciatine, tanto che penso che ormai siamo alla svolta...svolta, sì, ma contro un bus!perchè accade una mezza tragedia: tempo orribile, un suo amico gli fa una carognata, la sua ex torna alla ribalta, io faccio la Candy Candy -mannacc a me!!!- che lo sostiene e lo consola, insomma: lo scatafascio. Ma da buona Candy Candy persevero, lo accompagno in giro (salvo poi vedere, la sera stessa, un terzo bufo, di cui parleremo più avanti per non creare troppa confusione..eh vabbè dai..io scommetto, faccio la Candy Candy sì, ma sono anche un'economista e quindi DIVERSIFICO gli investimenti!). E da lì, il declino. I riferimenti alla casa incasinata ed ai piatti da fare mi prospettano un certo disordine, pure mentale, gli errori grammaticali cominciano a non farmi + sorridere ma mi inducono soltanto una certa voglia di tirare fuori il matitone blu ad incidere lo scherzo del cellulare, il suo pessimismo cosmico, ufficialmente di origine meteropatica, mi sta mantecando i maroni (e su questa, ho il copyright!), il suo rigore nella dieta mi proietta serate di insalatine salutiste...insomma, a me il rospo mi sembra solo un gran bel pezzo di grana padano, nel senso di bono, ma 'na grana!Da parte sua, con una scusa banale, diminuisce gli sms e giustifica il suo malumore con la metereopatia, sinchè Darklady si fa due conti ed arriva alla conclusione che tutto è nato dalla ricomparsa della sua ex e relativi casini!siccome è un periodo che Darklady è politically correct a livello di Hitler, una sera decide di vuotare il sacco e dirgli chiaramente quello che pensa e che, per i fondelli, ci prenda qualcun'altra.
Ci vediamo la sera dopo per una birra, ma qualcosa si è rotto: le mie palle!In più lui comincia a fare richiami all'amicizia, riferendosi ad altre persone ma il mio sesto senso di donna -soprattutto perchè Darklady- nasa che il messaggio è subliminale. In più, il bufo ammette bellamente che tornerebbe volentieri da mammà, a casetta sua, e che non lo fa solo perchè sarebbe un "passo indietro".
Rincariamo pure la dose: neppure quella sera allunga le mani.
Molto male.
Nei giorni successivi ci sentiamo poco e ci vediamo ancor meno, anzi, capita una pesante discussione alla quale segue "gelato a casa di lui" con relativa chiacchierata e Darklady si rende conto che ormai è finito il tempo delle mele. E allora diciamocelo, superati i 18 anni mi pare il minimo, no??Per cui decido di scoprire le carte, ammettendo il debole per lui e chiedendo di chiarire la situazione. La sua risposta, banalmente, è una delle più gettonate dagli uomini: mi piaci ma non sono sentimentalmente stabile.
Va bene.
E' una stronzata, so che è una stronzata, ma me ne sto.
Non vedo allora perchè cercarmi etc... e poi tirare fuori sta cosa..e non capisco neppure perchè non cercare di approfittarne!
Ho pensato di tutto, ovviamente; classica fase in cui ti chiedi "perchè", come se il fatto di saperlo potesse farti stare meglio, visto che, secondo me, le spiegazioni ti fan stare meglio soltanto quando ti manlevano da qualsiasi colpa.
Io pero' ho smesso subito di pormi domande, perchè se c'è una cosa che ho imparato in questi mesi di darkeggiamento è che un uomo non ti dice mai il perchè vero, preferisce mentire ed indorarti la pillola, ed in quei casi non è mai colpa tua; e se proprio i perchè sei cuoriosa di sentirli, non li avrai subito, ma soltanto a tempo debito, più in là nel tempo, magari a mesi di distanza, in modo assolutamente assurdo.
Ad ogni modo, anche se mi sembrava che l'instabilità fosse anche mentale, me ne sono stata, sei un bell'uomo, e anche se mi rendo conto che, come compagno, non giungeresti ai 3 mesi perchè ti calerei una clava sulla nuca prima della scadenza del trimestre, va bene così, archiviamo il discorso sentimentale e tiriamo fuori dal cassetto quello amicale, al massimo attendo un tuo momento di grande ciucca per eventuali sviluppi.
Se non che il tipo sparisce. Provo a cercarlo qualche volta, lui risponde, si parla, si chiacchiera, ma non mi cerca mai spontaneamente. Faccio un'ultima prova, proponendo qualche gita, qualche occasione per vedersi...e me la fa cadere dall'alto!che si deve depilare (!!!) e poi che non beve in settimana..insomma, una stronzata dietro l'altra!e allora ciao, saluti e baci.
Qualche tempo dopo ricevo un suo sms, un sms che si capisce essere risposta a qualcosa e destinato quindi a qualcun altro che non sono io, ma che si capisce anche essere un finto "sms sbagliato"...è una tecnica che usavo anche io: scrivere sms ad una persona per indurla a pensare a te ed a scriverti, pero' fingendo che l'sms non sia per lei, perchè non sembri che l'hai cercata tu apposta. Ripeto, l'ho fatto anche io, ma la bellezza di 15 anni fa!!!!
Da cosa si capisce?da mille cose..dal fatto che se si continua un discorso e si risponde ad un sms ricevuto, tendenzialmente si usa il tasto "rispondi", quindi difficilmente si sbaglia destinatario..e che se uno ti fa notare l'errore, se ti scusi e ringrazi lo fai subito, non dopo 3 ore!E poi, sempre sto sesto senso..
Comunque, passano le settimane e si instaura un silenzio tombale, durante il quale sposto l'attenzione su altri ed altro, ma soprattutto riesco a guardare la vicenda un po' più dall'esterno e mi rendo conto di una cosa: su facebook continua a pubblicare frasi da bacio perugina e link diabetici, senza peraltro specificare mai a chi sono rivolti, sempre molto sul generico..insomma, in quei link tutte si potrebbero riconoscere..ed effettivamente, evidentemente, tutte si riconoscono..Invariabilmente, ogni link è un selva di "ohhhhhh come sei tenero!!!!" e "ohhhhhhh come sei dolce!!!" e "mi piacissimo", tutte donne e sempre donne...noto anche che in certe foto del suo profilo, non è propriamente filiforme come ora, magari è solo impressione, non lo so...ma questo quaglia perfettamente con quello che mi disse una sera quando scherzavo sul fatto che è un integralista della dieta, ovvero che si trattiene per non ingrassare, perchè ci tiene tantissimo...Insomma, ad un tratto la spiegazione è stata chiara: il tizio, come moltissimi ragazzi belli, è semplicemente un narcisista, uno di quegli uomini che hanno bisogno che tu dica loro quanto so' belli, che han bisogno di uno stuolo di fans e non han bisogno di concludere nulla con nessuna perchè, ottenuto questo, si ritengono pienamente soddisfatti oppure, ancor peggio, forse inconosciamente preferiscono non concludere per paura di non essere giudicati all'altezza della propria fama. Questo atteggiamento io l'ho visto in un sacco di ragazzi, purtroppo, e mi sono convinta della giustezza della mia teoria quando ho notato che, per la famosa legge del contrappasso, i bruttini generalmente nascondono, invece, piacevoli sorprese a livello di attenzioni, galanterie e prestazioni, forse proprio perchè partono svantaggiati a livello estetico e, quindi, per poter competere, devono ingegnarsi ad offrire alle donzelle un valore aggiunto. La soluzione?avere a disposizione un esemplare per tipologia, mi sembra basilare!!!
Nel caso in oggetto, poi, credo abbiano contribuito un passato da non bellissimo, e una certa immaturità ed incapacità di voltare pagine rispetto al passato sentimentale..
Ad ogni modo, il silenzio stampa è durato fino ad una mattina in cui il rospetto non compare online...per ammazzare il tempo, lo contatto...no, ok, non è colpa della noia, ma sempre di questo prurito di dire assolutamente quel che penso se no non queto -e posso assicurare che dopo aver aperto bocca ed aver letto la vita ad una persona mi sento benissimo ed a posto con me stessa che manco una seduta di sesso terapeutico mi rinconcilierebbe così tanto col mondo-. Comunque si parla del più e del meno e mi dice che sono fortunata ad aver trovato qualcuno*, offrendomi così, sul piatto d'argento, la possibilità di aprire il vaso e massacrarlo. In pratica, gli ho fatto presente che è lui che non si impegna, e che forse banalmente per lui è sufficiente avere lo stuolo di fans adoranti, al che mi chiede, offeso, se davvero lo ritengo così vuoto..risposta: "sì, e comunque non è questione di essere vuoti". Chiede di cambiare discorso, cosa che gli accordo ben volentieri perchè so già che mi offrirà nuovamente occasione di mordicchiargli la tibia, occasione che arriva poche righe dopo, quando mi chiede di presentargli qualche amica ed io rispondo che non ne ho la minima intenzione, perchè io, quello che gli ho detto, lo penso veramente!Risposta: "ah, ok, va bene. Devo andare, magari un giorno passo da te, bacio".
Se se passa passa.


*sì...piccolo dettaglio, ma nel mentre che ho iniziato questo blog e l'ho momentaneamente stoppato causa casini lavorativi, ho iniziato a vedere più o meno stabilmente una persona...vediamo quanto resisterò..o resisterà lui...


Morale: Chi si loda si imbroda.

Scheda de: "L'irrisolto (ovvero: della immaturità e del narcisismo)"

Tipo di stagno: le terme, dove prende il sole adagiato mollemente su una foglia di ninfea, dalla quale ama specchiarsi sulla superficie termale
Cibo preferito: macrobiotico, al vapore
Carattere: tenero, indifeso, ha bisogno di continue attenzioni e fa i capricci se non le riceve, tendenzialmente falso e pericolosamente permaloso
Caratteristica basilare: il vuoto pneumatico interiore

venerdì 28 maggio 2010

Carramba!!

Si vede che gli fischiavano le orecchie.
Ieri mattina ero in bagno che cogitavo..la mattina è un momento catarchico per Darklady perchè mi sveglio già furibonda per il fatto stesso di dovermi svegliare, in più generalmente ho l'intero parentamente che appena apro un occhio comincia a rivolgermi la parola con gli argomenti più complicati ed inquietanti tipo: "cosa facciamo a Capodanno 2012??", "E' nato prima l'uovo o la gallina?", "6x8?" o cose di lavoro..
Quindi insomma ero in stato comatoso che mi aggiravo per il bagno, ogni tanto sobbalzando quando incrociavo l'immagine di me appena sveglia rimandata dallo specchio, e pensavo all'amico di un bufo tremendo, di cui narrerò più avanti, ma che cito già come "L'irrisolto ovvero: della immaturità e del narcisismo". In pratica siddetto rospo ha un amico, che compare in quasi tutte le sue foto di feisbuc...a me faccia e nome ricordavano qualcosa...mumble mumble...e cogita e cogita...ma chiccazzoè??carino..pero' XD.
Vabbè fatto sta che mi vesto, mi trucco, apro il mobiletto, scelgo il profumo, lo spruzzo, e rimango folgorata...meno male che non c'era nessuno in casa!
Lo conosco sì, porca de 'na pupazza!ci sono uscita a 18 anni!
Ladies and gentleman, l'amico del bufo "L'irrisolto ovvero: della immaturità e del narcisismo" altri non è che "Lo scambista ovvero: il classico stronzo" http://devibaciareunsaccodirospi.blogspot.com/2010/05/in-principio-fu-lo-scambista.html.

Piccolo il mondo, eh??? Questo mi dice tantissime cose -come se già non le sapessi- sul bufo irrisolto..

mercoledì 26 maggio 2010

"Il martello pneumatico (ovvero: il moscerino)"

Il martello pneumatico lo abbiamo avuto tutte..darklady, cesse, gnocche e racchie..tutte nella nostra vita abbiamo avuto a che fare con quello che ti spappola gli zebedei ogni 2 per 3 per uscire, vedersi, etc...
La caratteristica base di questo personaggio è il fatto che finge di non capire i tuoi glissamenti alle sue proposte, di qualsiasi tipo e grado; perchè tu, inizialmente, cerchi di essere gentile, sperando che il tuo glissare ogni santissima volta gli faccia balenare nella testolina che FORSE non ti piace e non ci usciresti manco se fosse il pompiere che ti porta fuori dalla casa mentre divampa un incendio. Non ottenendo nulla, provi a forzare un po' la mano, citando impedimenti chiaramente fasulli:
- Ci vediamo??
- No scusa ma stasera mi rapiscono gli alieni

o ancora
- Cinema?
- Mi spiace ma sono allergica alla carta del biglietto del cinema

Cose così, insomma.

Quando vedi che insiste, comincia a balenarti per l'anticamera del cervelletto che FORSE non è che non capisce, non è che non vuol capire...semplicemente ciclicamente ti cerca, e cerca di prenderti per stanchezza..per cui ti tocca la cafoneria.

Nel mio caso il tizio in questione l'avevo conosciuto che avevo 18 anni, e lui 23...a 23 anni difficilmente gli uomini sono brutti nel vero senso della parola..lui era amico di un'amica, mi aveva colpito per la simpatia, mi aveva chiesto il numero e io glie l'avevo dato..peraltro, i cell erano appannaggio di pochi, quindi quando davi il numero davi quello di casa, ed il tipo in questione non poteva mandarti un sms del tenore del "oh, sono XY ci siamo bekkati ieri, t rikordi, stas ke fai? ;-) ", doveva proprio telefonare a casa, e dire a chi rispondeva -che 99,99% non eri tu- "Buonasera, sono XY, mi scusi se disturbo, potrei per favore parlare con sua figlia Darklady"..e 99% agli uomini rispondeva il padre della ragazza, ed alle ragazze la madre del ragazzo.
Comunque, il bufo ha fatto tutta la manfrina del telefono, e mi ha invitata ad uscire.
Ci siamo fermati a prendere due birre e mi ha portata in un posto un po' isolato, sulle colline, io avevo 18 anni, ma non ero scema, per cui stavo per scendere dalla macchina, mi sono fermata solo perchè c'era un sacco di altra gente.
Abbiamo parlato, bevuto la birra...serata normale, insomma..ci siamo baciati, e ricordo che baciava molto molto bene.
Rientro assolutamente normale.
Il giorno dopo sono partita alla volta di Milano per un concerto con la mia amica, ho passato la notte fuori; al ritorno, nel tardo pomeriggio, i miei non erano in casa, c'era mio fratello con la fidanzata di allora, che mi disse che aveva chiamato un tipo -il rospo- e che pareva essere un po' tarlucco, perchè gli avevano spiegato che sarei tornata verso sera, ma lui dalla mattina al pomeriggio aveva chiamato già 3 volte.
L'ho richiamato, mi ha letteralmente investita con un "senti mi dispiace mi sono tanto divertito ma forse è meglio che rimaniamo solo amici".
Mah.
Non ho patito molto.
La ragazza di mio fratello rimase un po' così.
Giorni dopo, sono uscita col solito gruppo, e c'era anche l'amica comune,al che le ho raccontato la faccenda ed ho scoperto che aveva la ragazza.

Sono passati poi 4 anni.
Un pomeriggio dell'estate precedente alla mia partenza per la Gran Bretagna, ha squillato il telefono, ha risposto mia madre che dopo 5 minuti mi ha chiamata dicendo che era per me; era proprio il martello pneumatico (ovvero: il moscerino), che mi diceva che "aveva trovato il numero in agenda, ed aveva pensato cavoli!mica posso perdere un'amicizia così -dopo 4 anni???ed amicizia de che??ci siamo visti 2 volte in totale!!- e se avevo un cell chè lui aveva ancora solo il numero di casa". Non ho creduto alla palla del numero etc.. ma ero curiosissima di vedere come fosse diventato, e così ci siamo visti.
Diciamo che gli anni era passati impietosi, e passata l'esuberanda della giovinezza, era solo un cesso.
Siamo andati al mare, e lì mi ha detto che si era lasciato con la donna -che descriveva come una stronza di prima, mentre la nostra amica comune l'ha definita una santa!, ed io credo più a lei che a lui-.
Comunque io poi sono partita e sono tornata diversissimi mesi dopo..a livello di anni come unità di misura. Ogni tanto tornavo, a casa, e lui sembrava avere un radar perchè mi mandava sempre invariabilmente il seguente sms: "ciao Darklady come va ti va un cafè".
Sempre sempre sempre sempre lo stesso sms.
Da lì sono partita ad inventare scuse credibili, per non essere crudele.
Poi sono ritornata a casa definitivamente, ed ho iniziato a lavorare ad un salone, l'anno prima avevo incontrato il bufo cornificatore di cui alla puntata precedente.
Ed era tutto un sms per un caffè, per un cinema, etc..
C'è stato un climax crescente nelle proposte, se io non rispondevo all'sms mi squillava e se nn rispondevo dopo lo squillo mi chiamava..al che ho anche io alzato il tiro millantando scuse architettoniche, al punto che il mio capo di allora, santa donna, propose di parlarci lei dicendo che io lavoravo sino alle 21 e di non rompermi le palle.
Ad un certo punto io peraltro avevo smesso di uscicchiare con un altro bufo -L'imbecille- e quindi ho deciso di andare a prendere sto stramaledetto caffè, così il tipo ci avrebbe provato, io lo avrei cassato senza equivoci e si sarebbe levato di torno.
Siamo andati a bere la classica birra.
Una cosa penosa, di cui mi sono pentita.
Lui mi prendeva la mano ed io la ritiravo.
E così avanti fino a che non ha cercato di baciarmi ed io mi sono girata ed ha preso la guancia.
Sotto casa, ha tentato di baciarmi.
Sapeva che avevo concluso questa pseudostoria col rospo imbecille -non volevo dirglielo ma mi era scappato- e quando io ho rifiutato mi fa "non te la senti ancora??" ed io "no, non me la sento proprio!!".
Speravo che fosse sufficiente, ma non lo era.
Dopo pochi mesi ho incontrato quello che è stato il mio primo fidanzato serio, siamo stati insieme un anno, una cosa seria. Dopo di lui, dopo diciamo 3 mesi, ho incontrato il mio fidanzato storico, quello con cui sono stata 5 anni della mia vita e che davvero, seriamente, pensavo sarebbe stato il mio compagno per tutta la vita..ma, ahimè, la vita ha uno strano modo di indirizzarti e quindi è andata così.
Nei 6 anni di fidanzamento totali, il tipo mi ha ricercata ciclicamente, generalmente sotto le feste comandate e sotto credo il suo compleanno...l'sms era l'originale "ciao Darklady come va ti va un cafè"...evidentemente, quando l'umanità festeggia ed i single non soddisfatti si sentono soli, lui inviava random l'sms, ed io ero una delle prescelte (che fortuna!).
Le mie risposte, da delicate che erano all'inizio, hanno iniziato ad essere sempre più secche, gli dicevo che peraltro non ero libera, ma niente!A quel punto, se lui non aveva rispetto di me e della mia storia, ho deciso che io non ero obbligata ad averne per lui..e l'ho chiamato dicendo di non rompermi le palle, che mi stava creando casini col fidanzato (non era vero, ma avrebbe potuto)!Ovviamente mi ha fatta passare per paranoica, che non mi chiedeva di uscire da donna ma come amica...peccato che, gli ho risposto, non siamo amici, non mi chiedi come va, etc.. mi chiami solo per vedermi.
Ho dovuto fargli questa telefonata ancora una volta, e solo allora ha capito.


Morale: Non c'è peggior sordo di quello che non vuol sentire

Scheda de: Il martello pneumatico (ovvero: il moscerino)

Tipo di stagno: uno qualsiasi
Cibo preferito: lo stagno intero, mangia a far schifo
Carattere: docile, non è permaloso, non se la prende per nulla, è ripetitivo
Caratteristica basilare: la costanza